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Le finestre lasciano passare la luce diurna e il calore del sole. Il loro effetto più importante in una casa passiva altamente efficiente è l’utilizzo “passivo” dell’apporto di calore solare. Questo tipo di sfruttamento energetico funziona secondo il medesimo principio delle serre.
Facciata sud vetrata (fonte: GrAT)
L’annuale calore immesso dall’irraggiamento solare è attestato tra i 10 e i 20 kWh/m2a, facendo qui riferimento alla superficie riscaldata dell’edificio. Ciò significa che l’apporto di calore solare in edifici ben progettati e ben orientati è più alto dell’energia termica residua (che dovrebbe essere fornita dagli impianti), pari a 15 kWh/m²a.
La trasmissione di energia solare apportata dalle finestre dovrebbe essere più alta possibile. Ciò risulta particolarmente vero per le finestre rivolte a sud, per le quali l’obiettivo ottimale è avere fattori solari pari a g ≥ 0.5 ÷ 0.6.
Nella fase di progettazione è importante analizzare attentamente quali dimensioni e quali posizioni assegnare alle finestre per ottenere i migliori risultati.
Per i serramenti e gli infissi andrebbero tenuti in considerazione i seguenti aspetti:
Serramenti di un edificio passivo:
https://www.youtube.com/watch?v=Lwyv1YkObTk
Serramenti di un edificio passivo per climi mediterranei:
https://www.youtube.com/watch?v=g3AgZ0Rp5f8
Sono disponibili infissi a tripla vetrocamera con vetri spessi 2 mm e profondità totale pari a 18 mm. In una casa passiva, l'installazione di finestre con profili molto sottili permette di massimizzare l'area di captazione solare (in vetro), con aumento di apporto di luce e calore solare, pur mantenendo i valori Uw tra gli 0.5 e gli 0.6 W/m²K.
In un edificio passivo, alcuni elementi costruttivi, quali pareti perimetrali o serramenti, devono essere realizzati e installati in modo altamente efficiente.
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